Il dolore nocicettivo è una tipologia di dolore molto comune, che tutti sperimentano nel corso della vita. Si tratta infatti di una sorta di ‘’segnale d’allarme’’ che avverte il nostro organismo quando è esposto a uno stress chimico, termico o meccanico pericoloso, per evitare lo sviluppo o l’aggravamento di danni tissutali o lesioni.1
Il termine ‘’nocicettivo’’ (composto dalla parola latina nocere, ossia fare male, e l’inglese (re)ceptive, ricettivo) indica un dolore captato da specifici recettori chiamati ‘’nocicettori’’, che si attivano in presenza di un potenziale danno tissutale e che, a seconda della tipologia dello stimolo percepito, possono essere suddivisi in 2 categorie:
- I nocicettori di tipo A-delta (A-δ), responsabili della percezione di stimoli meccanici/termici intensi e di breve durata.
- I nocicettori di tipo C, specializzati nella percezione di stimoli meccanici/termici di lunga durata, che causano un dolore sordo e persistente, caratteristico di uno stato infiammatorio, come ad esempio sensazioni di bruciore prolungate.1,2